Come pescare in mare con la tecnica del vivo

Per praticare la tecnica del vivo dovrai impegnarti per trovare un luogo di pesca dove sia certa la presenza di predatori e in generale di pesci di una certa mole come ricciole, dentici, pesci serra, amia e lampughe. In genere i luoghi più pescosi sono costituiti dai grandi porti, dalle scogliere che solcano il mare per molti metri e le spiagge più profonde, è in questi spot che dovrai concentrare le tue pescate.

Ti consiglio di scegliere bene l'orario e ricercare le condizioni meteo marine adeguate. In genere gli orari nei quali la presenza dei predatori è maggiore ed il loro istinto di caccia è più attivo sono quelli a cavallo dei cambi di luce. Per quanto riguarda le condizioni meteo marine dovrai tenere sempre presente che un po' di schiuma e di turbolenza non guasta mai, lo stesso vale per i cali repentini di pressione.

Una volta scelta la tua postazione di pesca dovrai studiarla al meglio per capire cosa procurarti per rendere le tue uscite comode e fruttuose. Ti consiglio di non dimenticare un buon panchetto da lavoro sul quale poggiare i tuoi attrezzi ed inoltre porta con te una comoda sedia pieghevole per non appesantire la schiena. Potresti portare con te anche un piccolo ombrellone impermeabile per proteggerti dalla pioggia oppure dal sole battente.

Adesso passiamo all'attrezzatura da pesca. In genere si utilizzano tre canne, ma se sei all'inizio con l'apprendimento di questo sport potresti anche accontentarti di soli due attrezzi. Dovrai scegliere delle canne della lunghezza di almeno 4 metri, potenti e leggere, con una buona potenza di lancio, in genere una portata di 150-180 grammi è più che accettabile.

Se peschi in spiaggia o in un ambiente dove non ci sono appigli ti consiglio di acquistare dei reggi canne oppure un trespolo in alluminio. Come mulinelli puoi utilizzare degli 8000 con frizione anteriore, che abbiano una portata di almeno 350 metri di nylon da 0,35 millimetri. Scegli attrezzi che siano in grado di sopportare le potenti fughe di pesci di stazza.

Puoi imbobinare entrambi i mulinelli con del nylon apposito da 0,35 millimetri, mi raccomando, arriva sino all'orlo della bobina ma non esagerare con la quantità in quanto del filo eccessivo potrebbe comportare dei problemi nel lancio con conseguente perdita dei calamenti. Fatto quest'ultimo passaggio non ti resta altro che pensare alla costruzione del terminale.

Innanzitutto procurati dei piombi da 120 grammi; se peschi su un fondale roccioso acquista dei piombi a perdere in gesso in modo da evitare le perdite di materiale metallico in mare. Inserisci la lenza madre nell'occhiello di acciaio del piombo e successivamente inserisci 3-4 paracolpi in materiale gommoso. Puoi utilizzare anche delle perline fluorescenti.

Blocca il tutto con una grossa girella in acciaio con cuscinetto a sfera incorporato, mi raccomando scegli delle girelle con moschettone annesso. Al moschettone dovrai collegare il terminale che andrai a costruire con uno spezzone di fluorocarbon da 0,50 millimetri; all'estremità del fluorocarbon collegherai un cavetto di acciaio da 20 centimetri con due ami beack annessi, uno scorrevole ed uno fisso in posizione terminale.

Una volta creata la montatura dovrai dedicarti alla ricerca delle esche da utilizzare. Hai due alternative, acquistare il vivo oppure pescarlo. Trovare il pesce vivo non è semplicissimo, potresti trovarlo in qualche pescheria oppure in qualche allevamento specifico. In genere, però, conviene pescarlo sul posto in modo da avere la sicurezza di un'esca più vispa e scattante.
In genere le esche vive più utilizzate sono piccoli muggini, piccoli branzini, pesce azzurro, piccoli pesci di scoglio. Dovrai innescarli avendo cura di passare l'amo appena al di sotto della pelle del dorso, puoi innesca un amo nelle vicinanze della testa ed uno prima della coda. In questo modo manterrai il pesce vivo anche per molte ore.

Lancia con cautela senza forzare il filo, lanci troppo poderosi potrebbero farti perdere la piccola esca viva. Lascia cadere il piombo e fallo stabilizzare successivamente metti il nylon in tensione e lascia la frizione un po' aperta. Se peschi durante la notte di consiglio di acquistare delle luci chimiche che possano aiutarti ad illuminare i vettini delle canne per intravedere l'abboccata.

Quando hai il pesce in canna ti consiglio di ferrare con dolcezza, almeno una volta, evitando il rischio di spiacevoli slamature. Non forzare troppo il recupero ed evita che la preda si vada ad inabissare cercando di liberarsi dal filo sfregando contro gli scogli. Se peschi dagli scogli o comunque da una postazione alta ti consiglio di procurarti un raffio per salpare le prede.

Fonte: www.solohobby.it